CHEST’È

FEDERICO PEPE

Una mostra all'interno del programma Edit Cult

In occasione della terza edizione di Edit Napoli, all’interno del programma Edit Cult che anima il centro storico del capoluogo campano, Federico Pepe presenta una mostra, a cura di Federica Sala, che è un dialogo totale con la città di Napoli e con gli spazi del Museo Civico Gaetano Filangeri.

Il titolo “Chest’è” sintetizza, con un’espressione tipica della lingua napoletana, l’atteggiamento con cui l’artista si approccia al suo lavoro: un mix di arte, design, grafica che non può essere spiegato in modo didascalico ma che va compreso ed accettato come un coacervo creativo in cui i segni si trasformano in quadri o in biciclette in modo apparentemente casuale. Sorta di bestiario animato di segni in movimento, la cui apparente casualità è invece regimentata da una disposizione ordinata e geometrica che istintivamente ne fa emergere le connessioni.

L’alfabeto di segni dell’artista non solo permette il dialogo tra i vari pezzi ma avvalora anche quello con lo spazio, a partire dal rincorrersi dei simboli delle maioliche fino all’incredibile rimando cromatico tra la palette colori dell’artista e quella della sala del museo che ospita la mostra. In questo tutto, indefinito eppur terreno, vi è la sintesi del suo universo di cromatismi, simboli e segni in perpetuo movimento tra forma e rappresentazione.

Archivio

Il progetto visuale, nonché diario intimo e domestico, raccoglie 50 scatti realizzati durante l’isolamente forzato del 2020. Nato come forma di racconto su Instagram il progetto è stato poi declinato in una pubblicazione, fino a diventare una mostra negli spazi di Marsèll Paradise.

I designer Federica Biasi, Michele De Lucchi, Jaime Hayon, Philippe Malouin, Alberto e Francesco Meda, Luca Nichetto, Panter & Tourron, Matteo Thun, Patricia Urquiola e Marcel Wanders studio, firmano 10 candelabri inediti, esposti in una mostra e venduti all’asta da Christie’s per sostenere la ricerca contro il cancro deIl’Istituto Mario Negri.

La mostra, ospitata da Ordet, presenta per la prima volta il senso delle continue fasi di ricerca e sviluppo che caratterizzano le collezioni e gli esperimenti del designer Marcin Rusak. Nel suo lavoro, elementi come fiori, foglie e piante vengono osservati, analizzati, ricostruiti e trasformati in materia prima per essere successivamente ridisegnati.

Testo curatoriale “La mostra non esiste” pubblicato in Le Dictateur n.6, edizioni Le Dictateur.

Il volume, pubblicato da Rizzoli International, è un viaggio intimo nell’universo creativo dello scultore e art designer Gianluca Pacchioni. Frutto di una collaborazione decennale con il fotografo Lorenzo Pennati, racconta il percorso della sua arte attraverso preziosi oggetti di interiors, opere d’arte e installazioni site-specific.

Un omaggio all’imprenditore che contribuì a fondare il sistema del design italiano e a dare riconoscibilità alla professione designer. La mostra, ed il catalogo, sintetizzano la sua visione imprenditoriale.